Cavalli di Sicilia

Il Cavallo purosangue orientale

Nel cavallo Puro Sangue Orientale si può individuare l’espressione attuale più tipica del così detto cavallo siciliano, la cui entità razziale è sopravvissuta solo in Sicilia ed è certificata nello Stud Book Italiano, istituito col Regio Decreto n° 2690 del 19/09/1875. Il 3 ottobre 1990, l’International Stud Book Committee ha approvato lo Stud Book Italiano che è il libro genealogico dei cavalli di puro sangue destinati alla produzione della loro razza, riconoscendo, di fatto, il Purosangue Orientale Siciliano. Continua a leggere

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Il Cavallo Sanfratellano

Il Cavallo Sanfratellano deve il suo nome alla zona di origine della razza: il Comune di San Fratello, in provincia di Messina, dove vive ancora allo stato brado, libero e selvaggio, sulle pendici settentrionali dei Monti Nebrodi. Si distingue per la sua conformazione morfologica, per il suo stato fisico di salute, per la sua robustezza capace di fornire prestazioni del tutto particolari ed assai vantaggiose. Oltre a subire i rigori del freddo, soddisfa la sua fame solo con poca erba e arbusti del sottobosco. Continua a leggere

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Il Cavallo da Sella Siciliano Indigeno

Definito il cavallo del sole e delle città Demaniali, oggi questo cavallo - portato in Sicilia nelle diverse dominazioni e fortemente legato al suo territorio - è completamente proiettato al futuro grazie al lavoro svolto dalla ARACSI (Associazione regionale allevatori Cavallo da Sella Siciliano Indigeno) e dall'Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia che da anni si occupano della variabilità genetica, del mantenimento e delle prospettive di sviluppo di questa razza. Continua a leggere

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L’asino pantesco

Animale antico e fidato, presente nell’isola di Pantelleria già dal I secolo avanti Cristo. Per la sua resistenza e la sua straordinaria duttilità, era ricercato in tutta la penisola, tanto da divenire oggetto di continue migrazioni. Molto robusto, dall’andatura veloce e sicura, resistente alle condizioni di estremo disagio (compresa la mancanza d’acqua), questa razza ha accompagnato per secoli la vicenda umana sulla isoletta delle Pelagie e nei centri della provincia di Trapani. Continua a leggere

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L’asino ragusano

È il più giovane tra gli asini di razze selezionate, riconosciuto ufficialmente nel 1953 dall’Istituto di Incremento Ippico di Sicilia che riuscì a fissare alcune caratteristiche-tipo. Gli asini presenti da sempre nell’Isola erano riconducibili alla razza pantesca ed a quella “siciliana”. Le due “razze”, incrociate tra di loro e con l’asino di Martina Franca (con qualche insanguamento dell’Asino Catalano) diedero, soprattutto nella provincia di Ragusa, prodotti con buone caratteristiche di sviluppo e conformazione, sui quali, incrociati in stretta consanguineità, si è riusciti a fissare il complesso dei caratteri pregevoli oggi riscontrabili. Continua a leggere

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L'Asino Ferrante (il "Grigio Siciliano")

Prima che sul territorio ragusano gli allevatori, coordinati dal Regio Deposito Stalloni, iniziassero a selezionare asini dal mantello baio negli anni 30, gli asini indigeni del territorio presentavano indistintamente mantelli grigio e baio. Tant’è vero che in “Riproduzione, Allevamento e Miglioramento degli animali domestici in Sicilia” di Nicola Chicoli (1870) troviamo la descrizione di sole due razze: quella di Pantelleria e quella “comune” da lavoro, con mantello non uniforme. Continua a leggere

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