L’importanza della biodiversità siciliana

Non solo sport equestri, la Fiera Mediterranea del Cavallo è anche e soprattutto biodiversità e tutela delle specie in via di estinzione.

Salvaguardare, migliorare e conservare le popolazioni equine autoctone: è questo il compito dell’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia, che nella sua sede di Tenuta Ambelia, a circa 40 chilometri dalla città etnea è un impianto di riferimento per il mondo equestre nel Sud Italia.

La riproduzione e l’allevamento degli equidi dell’Istituto è rivolta principalmente al mantenimento e all’allevamento delle razze Purosangue Orientale, Anglo-Orientale, dell’asino Ragusano e Pantesco.

“Salvaguardia delle razze zootecniche autoctone è fondamentale per evitare l’abbandono del territorio” – Queste le parole di Antonio Console – Direttore dell’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia – “Grazie al nostro lavoro oggi le razze riescono a produrre con un clima semi arido di tipo mediterraneo come quello della Sicilia. L’Istituto ha il preciso scopo di prendere dagli allevamenti le migliori razze selezionarle, accoppiarle (evitando la consanguineità), riprodurre animali indicizzati con un carattere genetico di razza importante e diffondere agli allevamenti i riproduttori in modo tale che anche gli allevatori possano migliorare le proprie razze

Il cirneco dell’etna, il cane di Mannara, la capra noticiana, l’argentata dell’Etna, la maltese, la razza bovina cinisara, la gallina cornuta di caltanissetta: sono più di 20 le razze autoctone, selezionate dagli allevatori ai più sconosciute che rimangono ancor oggi in vita grazie al lavoro dell’Istituto.

Scopri l’area biodiversità ad Ambelia a Fiera Mediterranea del cavallo fino al 22 maggio

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