Lentini

(prov. di Siracusa; 53 mt di altezza, 24.300 abitanti circa)

L’abitato moderno di Lentini si dispone ai piedi dei Monti Iblei circondato dagli agrumeti delle sue pregiate arance rosse. Sulle colline adiacenti sono piccole chiese rupestri e i resti di quella che fu la bellissima città greca di Leontinoi, fondata nel 729 dai calcidesi di Naxos su un preesistente insediamento siculo e difesa da poderose mura. Il suo declino avviene con il passaggio nel V a.C. sotto il controllo siracusano e le successive devastazioni nel 406 e nel 214 a.C.. Resti della Porta siracusana, la grande area delle Latomie, gli affreschi bizantini della Grotta di S. Mauro, le vaste necropoli, il villaggio preistorico di Xouthia raccontano una vicenda storica densa di eventi, testimoniata anche dai numerosi reperti ospitati all’interno del Museo archeologico.
Lentini vive una fase importante in età bizantina quando, nel 535 d.C., diviene sede vescovile; occupata dagli arabi, viene in parte distrutta dai terremoti del 1140 e del 1169 e riprende vita in età normanna e ancora di più in età sveva, popolandosi di chiese e conventi. A questa fase appartiene la realizzazione del Castellaccio in stile federiciano ideato da Riccardo da Lentini sui resti di un edificio normanno e con il suo completamento nel 1239 si potenzia la rete delle fortezze volute da Federico II di Svevia.
L’abitato di Lentini trova un suo assetto definitivo nei secoli seguenti fino all’ennesimo sisma del 1542, quando è deciso lo spostamento di buona parte della popolazione nella nuova città di Carlentini.
La sua faticosa ripresa viene una volta ancora interrotta dal devastante sisma del 1693 da cui nasce la rifondazione in forme barocche con edifici come la Chiesa della SS. Trinità e S. Marziano con pregevoli opere pittoriche, e la Chiesa madre dedicata a S. Alfio che ospita una preziosa Madonna Odigitria.
Sopravvivono al sisma edifici di pregio come la Chiesa rupestre del Crocifisso e la Grotta dei Santi, che ha ospitato per otto mesi prima del loro martirio i santi Alfio Filadelfio e Cristino ai quali è dedicata la grandiosa festa del 9 e 10 maggio con la processione penitenziale del cuore del santo (a nisciuta) che attraversa in una sorta di danza collettiva l’intero abitato. Altri importanti edifii sorgono successivamente come l’ottocentesca Chiesa della Fontana o dei Santi Martiri, sui resti di un precedente edificio di culto di cui resta la preziosa acquasantiera.
Lentini è città di cultura, luogo di nascita del filosofo greco Gorgia e, nel ‘200, del poeta Jacopo da Lentini.
Poco più a nord dell’abitato è il Biviere di Lentini legato al racconto mitologico delle fatiche di Ercole, mentre il Ponte dei Malati racconta una tappa importante dell’operazione Husky, l’occupazione alleata della Sicilia.
La tradizione gastronomica che connota Lentini è legata fortemente al territorio, come la focaccia ripiena di cavolfiore, acciughe e formaggio pepato (cuddurune), o piatti a base di rane (aranunchi) o microfauna ittica (iannareddu), che popolano entrambe il vicino Biviere.

INFORMAZIONI UTILI

Presidente: Luca Francesco Fazzino
Indirizzo: Via Lisia, 3, 96016
Telefono Sede: 095 8133044
Cellulare: 338 9276533
Posta Elettronica: info@prolocolentini.it

 PH. Luca Francesco Fazzino

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